Intervista con l'allenatore Solbiati
D) Allora Mister, nuova stagione alle porte, se la sente di fissare 3 punti cardine importanti perchè sia un successo?
R) Certo, è abbastanza facile. Il primo, fondamentale, è l'interesse da parte dei giocatori. I Green Bombers hanno bisogno di giocatori che tengono alla squadra, giocatori che vengono agli allenamenti, giocatori che prendono a cuore la preparazione, giocatori che prima che a se stessi pensano al colore biancoverde. Senza questa base di partenza, sarà impossibile fare qualcosa di veramente buono.
Il secondo punto è quello di poter disporre di una buona base per creare una squadra con un'ossatura costante da una domenica all'altra: fermo restando l'intenzione di far ruotare gli uomini, non è realistico immaginare di poter andare lontano se ci ritroveremo troppe volte, come è accaduto lo scorso anno, con formazioni diverse per 7 o 8 undicesimi rispetto alla partita precedente.
Il terzo punto è quello del gioco, legato giocoforza ai due che ho appena citato. Dobbiamo imparare a giocare, a partire da dietro, a non avere paura di provare a conquistare il centrocampo. Abbiamo già avuto la dimostrazione che possiamo giocarcela praticamente con tutti, o ad armi pari o senza eccessivo svantaggio. Prendiamo coscienza della cosa e creiamo il gioco dei GB, adattandolo alle varie esigenze ma senza rinunciarvi mai.
D) E' il CT con più mandati nella storia del club. Cosa vorrebbe che la squadra prendesse dalle formazioni che già ha allenato e quale catatteristica dovrebbe avere che in passato non ha mai riscontrato?
R) Delle formazioni che ho allenato voglio lo spirito: indossare il biancoverde dev'essere un onore, dev'essere far parte di un gruppo. È sempre stato così per il cuore della squadra e questo è il punto cardine: un gruppo unito può superare qualsiasi momento difficile, magari arrivando a stupire tutti quanti con risultati inaspettati, come ha già fatto in passato la squadra che ho guidato nella stagione del terzo posto al torneo Campione.
Ciò che non ho mai riscontrato in passato, vuoi forse perché eravamo tutti troppo giovani, è la serietà negli allenamenti. Da questo punto di vista la società ha fatto veramente molto, mettendo a disposizione una serata alla settimana su uno splendido terreno di gioco. Adesso mi aspetto una risposta dello stesso livello da parte dei biancoverdi.
D) Se la sente di dirci quali saranno gli uomini "chiave" per i suoi schemi?
R) Domanda difficile questa, dato che ancora non ho visto tutti quelli che saranno gli uomini a mia disposizione.Per prima cosa, ci tengo a dire che della rosa dello scorso anno, dei confermati, ammiro tutti i componenti, senza eccezione, dal primo all'ultimo (in rigoroso ordine alfabetico e non di merito). Questi sono i giocatori che hanno fatto rinascere i Green Bombers e questi sono quelli che li porteranno lontano.
Gli uomini chiave, o meglio gli uomini che mi aspetto fungano da esempio per i loro compagni, saranno Oliva, Comincio, Godano. Mi aspetto molto da loro, come da tanti altri, penso per esempio ad Aniorte, a Landoni, a Gallo... Difficile fare nomi, me ne vengono in mente così tanti che finirei per nominare tutti!
Davvero, tutti i giocatori lo scorso anno sono stati uomini chiave, e tutti lo potranno essere quest'anno.
D) Una domanda difficile: la ricetta per gestire un gruppo ed evitare malcontenti?
R) Purtroppo i malcontenti ci sono sempre stati e sempre ci saranno, ci vorrebbe un santo per far andare d'accordo 25-30 persone.
La ricetta per "contenerli" è parlare chiaro, senza agire "nell'ombra". Ascoltare tutti, senza dare ragione a tutti: la posizione dell'allenatore dev'essere chiara, che poi sia condivisa o meno è un altro discorso.
E soprattutto agire in modo corretto, senza fare promesse fasulle, assicurando a tutti la giusta considerazione senza pregiudizi: se qualcuno andrà in panchina sarà perché riterrò altri giocatori più adatti di lui a scendere in campo, non perchè mi starà antipatico.
L'unica promessa che posso e voglio fare è che nessuno ha il posto garantito nei Green Bombers che ho in testa, ma sono certo che tanti sapranno conquistarselo, questo posto, e così deve essere.
D) La campagna acquisti al momento è ferma. Si sa invece che, a parte i 6 giocatori non riconfermati, potrebbero essere indisponibili anche Zanocco e Spiezia per non parlare della situazione di Chiari, tutta da definire, e dell'infortunio di Galli. La squadra di oggi dove può arrivare?
R) Anche qui si ritorna al punto di partenza, la squadra anche così com'è è quasi identica a quella che l'anno scorso ha ottenuto risultati lusinghieri. Purtroppo Spiezia e Zanocco non hanno mai potuto dare un contributo continuo, cosa che mi auguro sapranno fare quest'anno.
Al momento comunque la campagna acquisti è ancora in fase di definizione, per cui è difficile rispondere.
Per quanto riguarda Chiari, da parte mia problemi non ce ne sono: non ho ancora parlato con lui, ma lo considero a tutti gli effetti un giocatore della rosa, importante al pari di tutti gli altri e sullo stesso piano di tutti gli altri.
L'infortunio di Galli è sicuramente un brutto colpo, ma sono certo che Alessandro saprà rendersi molto utile nella stagione, prima come vice e poi, speriamo, tornando in campo nella sua ultima parte.
D) Su quali moduli lavorerà?
La mia intenzione di base è quella di giocare con due punte, altrimenti la pressione per il resto della squadra diventa insostenibile.
Il modulo di partenza è un 5-3-2, pronto però nelle mie intenzioni a trasformarsi moltissime volte in un 3-5-2.
Su molti capi, decisamente stretti e anche piuttosto corti, i due terzini saranno più utili in sostegno al centrocampo piuttosto che ad attendere gli avanti avversari. E la mia ferma convinzione è che il controllo della partita passi dal controllo del centrocampo.
Il modulo 5-3-2/3-5-2 inoltre ha il vantaggio di essere facilmente "interscambiabile", adattandosi così a diversi avversari e anche a diverse situazioni maturate nel corso della stessa partita.
Più del modulo, comunque, conterà la capacità di "fare" gioco.
D) Chiudiamo con dei messaggi sintetici: uno ai giocatori, uno ai tifosi e uno ai dirigenti.
R) Ai giocatori: impegnatevi negli allenamenti, siate costanti nelle presenze e vedrete che ci toglieremo delle belle soddisfazioni.
Ai tifosi: venite a vederci, e cercate di crescere di numero!
Ai dirigenti: abbiamo tutti più di 30 anni (beh, quasi tutti). Cerchiamo di ricordarcelo e mettiamo nel nostro "giocattolo" il giusto impegno e la giusta dose di serietà, superando nell'interesse comune anche eventuali problemi interpersonali (fossero tutti così i problemi della vita...). Solo così trarremo dalla squadra la giusta dose di divertimento. E poi, per alcuni di noi i Green Bombers sono un vero e proprio amore... non scordiamolo mai!
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