Alegalli si confessa ai microfoni dei GB!

1) La domanda è d'obbligo: La prima impressione sui Green Bombers?
AG: Be', ottima. Grande organizzazione, soprattutto. Vengo da una situazione nella quale oltre a giocare (poco, per i troppi impegni) facevo il presidente, l'allenatore, il dirigente e il magazziniere, e alla fine passavo più tempo a correre dietro alla gente e alle cose da fare che a divertirmi giocando. Qua posso pensare solo al calcio. Finalmente userò il mio neurone buono per eseguire i miei famosi lanci smarcanti di stinco al volo. I compagni li conosco ancora poco, ma mi ricordo i nomi di tutti e penso che faremo in fretta a fare amicizia. Spero che siano pazienti, perché io sono un po' birbante quando gioco e parlo tanto. Dal punto di vista dell’intesa non possiamo che migliorare, ma certamente prevedo un campionato in cui, soprattutto all’inizio, ci sarà parecchio da portare la croce, prima di cantare. Basta che si vada tutti nella stessa direzione e con lo stesso impegno. Io sono ottimista.
2) Parlaci un pò di te. L'Alegalli calciatore e l'Alegalli fuori dal campo....
AG: L'alegalli calciatore non è certo un fenomeno. Corro e cerco di usare la testa, perché i piedi non li ho mai avuti. Il ruolo che mi piace di più è l'ala, ma qua mi si fa intendere che mi si vuole riservare un ruolo da oscuro terzinaccio. Venendo dal calcio a sette, ho giocato ovunque e non ho problemi a cambiare ruolo (al massimo li hanno gli altri a dover giocare con me :) ). Non so fare niente eccezionalmente bene ma forse riesco a fare tutto a un livello di sufficienza, per questo mi considero abbastanza versatile. Tra le mie doti metto l’agonismo, la corsa, il senso della posizione, una certa indifferenza a utilizzare entrambi i piedi (dribblo meglio con il destro, però). Tra i difetti, i piedi ruvidi, una certa lentezza nel giocare la palla in alcuni frangenti, la difficoltà nel gestirmi (corro troppo e scoppio subito, a volte), lo scarso tempismo nei colpi di testa.
Fuori dal campo, invece, ho una vita un po’ originale. Faccio lavori particolari (recensisco videogiochi, organizzo concerti e ogni tanto m’invento qualche altra occupazione strampalata) e coltivo alcuni interessi, tra cui la musica (sono il miglior cantante del mio palazzo), tanti sport, tanti amici, macchine cabrio, belle figlie (in realtà solo Anna Chiara, la mia ragazza). Una volta facevo anche il PR in discoteca, ma ormai sto invecchiando. :)
3) I "Vecchi" GB sperano di trasmettere ai nuovi giocatori la loro passione, tu hai avvertito questo legame particolare fra loro e la maglia biancoverde?
AG: Certo, si vede. Anzi, è proprio il fatto di avere a che fare con persone motivate che mi fa ben sperare per la stagione. Credo sia molto importante, per chi arriva nella squadra, sapere se c’è un gruppo di persone che se ne prende cura. Le cose – tutte le cose – sono come le piante: se qualcuno le cura, crescono e sono sane, altrimenti diventano erbaccia. Qua vedo tanti pollici... biancoverdi.
4) Il Presidente Pezzotti ha parlato di te come il possibile leader del gruppo: che ne pensi?
AG: Ahahahahahah... Ringrazio il presidente. Be', in queste poche partite ho cercato di scambiare due parole con tutti, forse in questo senso sono stato meno timido di altri. In campo, invece, ammetto che mi piacerebbe sapere di essere considerato un giocatore importante, ma al tempo stesso mi rendo conto di non essere certamente uno di quei calciatori che fanno girare la squadra o ti fanno il gol vincente. Io ci metterò cuore, cervello e carica agonistica. Se questo mi aiuterà ad avere la stima dei compagni, tanto meglio, perché sapere di giocare con gente che ha fiducia in me mi fa rendere al massimo.
5) E ora, per finire, facci una recensione stile PSM dei GB...ma senza essere troppo cattivo, mi raccomando.
AG: Dai, posso fare un'anteprima. Diciamo che giocare nei Green Bombers sembra essere una figata. Bell'ambiente, tanta voglia, un sano agonismo. Tutte cose positive. Non mancheranno le difficoltà, ma non ci faremo scoraggiare, giusto? L'arrivo sul palcoscenico del campionato è atteso per ottobre: staremo a vedere.